Un articolo veramente interessante di Andrea Nepori su La Stampa.
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Non è solo Facebook all’attenzione per la presunta violazione della nostra privacy.
Un altro colosso il motore di ricerca Google raccoglie dati sugli utenti a fini pubblicitari più efficacemente di qualsiasi altro social.
Non è solo il motore di ricerca a raccogliere i nostri dati ma tutte le applicazioni che scarichiamo su i nostri cellulari e utilizziamo ogni giorno del colosso di Mountain View
Con quali strumenti e applicazioni siamo più a rischio
Praticamente ogni app targata Google, come Maps, Gmail, Youtube ecc. registra tutti i nostri interessi le vostre ricerche i vostri spostamenti. Probabilmente vi conosce meglio di noi stessi o delle persone che vi sono a fianco.
Questa enorme quantità di dati registrati h24 vengono utilizzati per profilare al massimo l’utente.
Il telefoni android sono l’arma in più
Rispetto a Facebook, Google ha a disposizione un’arma efficacissima per ottenere una profilazione ancora più precisa dei suoi utenti. Sono i due miliardi di telefoni Android attivi nel mondo, quasi tutti collegati ad un account Facebook. Il telefono che portiamo in tasca, in altre parole, è lo strumento perfetto per raccogliere ulteriori informazioni che Google non potrebbe ottenere dalle nostre attività Web.
L’azienda può conoscere con maggior precisione in nostri spostamenti, oppure la nostra attività fisica. Sa sempre quante e quali app usiamo, e come le usiamo. Insomma, il “vantaggio hardware” consente a Big G di affinare il nostro profilo ancora di più, con il risultato di poterci collocare in un target pubblicitario preciso ed efficace.
Vi consiglio un ulteriore approfondimento leggendo l’articolo
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